19/04/27
Voci sulla “Commedia”
– incontro con Maria Antonietta Terzoli il 22.05.19
In occasione della prossima Giornata della Dante, vi aspettiamo numerosi al nostro prossimo evento.
Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense.
Queste parole da lor ci fuor porte.
– Inferno, Canto V
Il V canto si svolge nel secondo cerchio dell’Inferno, in cui sono puniti gli incontinenti, ovvero coloro che non sono stati in grado di controllare i propri istinti ed hanno ceduto all’amore carnale e che sono condannati a volteggiare in continuazione, travolti e trascinati da un vento violento di una bufera infernale, simbolo della loro passione nella vita terrena.
Dante distingue due anime che volano unite l’una all’altra, e chiede a Virgilio di poter parlare con loro. La bufera temporaneamente si placa ed i due si avvicinano a Dante. Si tratta di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, cognati che innamoratisi vennero sorpresi in flagranza di adulterio da Gianciotto Malatesta, fratello di lui e marito di lei, e uccisi.
Dante si riferisce a un fatto realmente accaduto: Francesca, figlia di Guido il Vecchio, signore di Ravenna, aveva sposato il deforme e zoppo Gianciotto Malatesta, figlio di Malatesta da Verrucchio, signore di Rimini. Il matrimonio aveva ragioni politiche e sanciva la pace, dopo anni di lotte e contese, tra Ravenna e Rimini.
Maria Antonietta Terzoli è professoressa ordinaria di Letteratura italiana all’Università di Basilea e dal 2000 al 2017 è stata direttrice dell’Istituto di Italianistica. Si è occupata di letteratura italiana dal Trecento al Novecento sia come filologa (edizioni critiche e commenti; filologia d’autore), sia come interprete del testo letterario e delle sue stratificazioni culturali. Dal 2002 dirige una ricerca per un archivio delle dediche a stampa nella tradizione italiana (AIDI) e la rivista open access “Margini. Giornale della dedica e altro”.
Fa parte del comitato scientifico di varie riviste fra cui: “Acta Romanica Basiliensia”, “Bollettino di Italianistica”, “Colloquium Helveticum”, “Giornale Storico della Letteratura Italiana”, “La parola del testo”, “L’Elisse” e “Paratesto”.